Proprio da qui si parte con le indagini e vengono considerate tre zone importanti: la scena del crimine primaria (luogo in cui è avvenuto il reato), la scenda del crimine secondaria (luogo in cui la vittima o l’autore del reato ha agito prima del reato stesso) e le zone di interesse investigativo (quell’area in cui l’attore del reato ha lasciato delle tracce).
Grazie l’utilizzo di tecniche investigative ben specifiche, tutte le persone hanno un ruolo fondamentale per scoprire il reato e il colpevole di tale reato. I ruoli che distinguiamo sono: il capo della squadra, il fotografo, il disegnatore, l’addetto alla catalogazione e custodia delle prove e gli specialisti.
Ogni persona cerca di mettere in atto le tecniche investigative per garantire la miglior prova del reato e in questo modo si cerca di arrivare alla soluzione finale.
Il capo del team assume sin da subito il controllo e il carico delle sicurezza sulla scena del crimine; inoltre, per prima cosa perlustra la scena, valutando le prove preliminari.
Successivamente, grazie ad un fotografo, vengono realizzati degli scatti sull’intera scena e su una scena più ristretta e su un particolare presente nella scena. Non da meno sono poi il disegnatore e l’addetto alla catalogazione e custodia delle prove: il disegnatore si preoccupa si riprodurre su carta la scena con gli elementi più importanti, mentre l’addetto alle prove collabora con il fotografo e provvede ad inserire le prove all’interno di sacchetti, datati e firmati.
La tecnologia in questo caso può venire in aiuto a seconda del tipo di crimine che si deve investigare. Per esempio se bisogna trovare un'auto di un pirata della strada, si può pensare di utilizzare il localizzatore GPS, sempre se l'auto è di ultima generazione.
