Gli attrezzi del mestiere

Accade spesso, sulle scene di determinati crimini o delitti commessi, che siano presenti segni, tracce, impronte digitali, impronte di scarpe od altre importanti prove utili alla ricostruzione di ciò che è accaduto, che non è sempre così facile repertare e registrare, affinché si riesca ad utilizzarle.

Le cause possono essere indubbiamente molteplici: avverse condizioni meteo, depistaggio, tentativi di eliminare le tracce od errori investigativi commessi da appartenenti alle forze dell’ordine inesperti.

Per porre rimedio a queste situazioni complesse, è necessario unire precisione ed efficienza nell’azione investigativa: ecco, allora, che si possono trovare degli accorgimenti validi, per far sì che una traccia importante venga usata.

Ad esempio, pensiamo ad un’impronta difficilmente decifrabile presente su una moquette: per poterla repertare correttamente, può essere necessario scattare delle fotografie con una fotocamera dalle elevate potenzialità, unitamente all’impiego di luci particolari e, magari, di un righello per comprendere le dimensioni posto al fianco.

La fotografia, quindi, potrebbe poi essere oggetto di rielaborazioni, affinché si riesca a creare il giusto contrasto per capire fino in fondo la natura di una traccia.

Un altro esempio interessante, invece, può essere il tentativo di prevenire un reato, inserendo delle microspie in un ambiente: in epoca moderna, poi, è possibile impiegare modernissime microspie (addirittura capaci di registrazione immagini) dalle sembianze di una comunissima penna o i modelli per registrare solo l'audio di una conversazione come i microregistratori. Lo stesso si può dire, poi, dei cellulari spia, con i quali è possibile intercettare delle conversazioni.